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Ammortizzatori: 80 miliardi erogati dall’Inps dall’inizio della crisi tra cassa integrazione e indennità di disoccupazione; a giugno, richiesta Cig in aumento + 1,7% rispetto a maggio e in calo -4,9% su giugno 2012 (fonte: Inps);

Benzina: da gennaio a luglio 2013 i consumi di benzina sono calati -6,3%, per cui il gettito fiscale (accise e imposte) e’ sceso -2,9%. Considerando i primi sette mesi del 2013, i consumi petroliferi sono complessivamente scesi del 7,3% rispetto allo stesso periodo del 2012 (fonte: Unione Petrolifera);

Cassa integrazione: nel complesso sono state autorizzate 704 milioni di ore nel periodo gennaio-agosto 2013 (fonte Inps); ad agosto Cig +12,4%. Salgono straordinaria e in deroga;

Chiusura aziende: per la crisi, tra il 2008 e il 2012 hanno chiuso circa 9mila imprese storiche, con più di 50 anni di attività. Si tratta di 1 impresa storica su 4 (fonte: Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza);

Competitività: Italia al 49° posto nel mondo, battuta anche da Lituania e Barbados (fonte: World Economic Forum);

Consumi: nel periodo 2012-13 contrazione record dei consumi di -7,8% (fonte: Federconsumatori). Cio’ equivale ad una caduta complessiva della spesa delle famiglie (vedi sotto “Spesa famiglie”) di circa 56 miliardi di euro;

Credito alle imprese: secondo la Bce nel luglio 2013 contrazione di -3,7%, superiore a quella registrata a giugno (-3,2%) e maggio (-3,1%). Prestiti bancari fino a 12 mesi, quelli piu’ adatti a finanziare il capitale circolante delle imprese: -4,0%. In fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012;

- Debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche: 400% del Pil, circa 6mila miliardi;

Debito pubblico: a giugno 2013 nuovo record a 2.075,71 miliardi di euro, dai 2.074,7 miliardi di maggio; oltre il 130% del Pil. Gli interessi pagati dal Tesoro sono stati 86,7 miliardi nel 2012. Secondo le previsioni il debito pubblico salirà al 130,8% del Pil nel primo trimestre 2014, rispetto al 123,8% del primo trimestre 2012;

Deficit/Pil: 2,9% nel 2013. Peggioramento ciclo economico Imu, Iva, Tares, Cassa integrazione in deroga lo portano ben oltre la soglia del 3%. Per la Bce ci sono rischi crescentisu obiettivi deficit 2013, peggiora disavanzo, con sostegni a banche e rimborso debiti PA;

Depositi: nelle banche italiane in totale sono scesi nel luglio 2013 a 1.110 miliardi di euro contro i 1.116 miliardi di giugno. I depositi delle famiglie sono stabili a 918,5 miliardi, quelli delle società sono scesi da 198,4 a 191,6 miliardi (fonte: Bce);

Disoccupazione: a luglio 2013 si attesta al 12% (fonte Istat). Disoccupazione giovanile balza al nuovo record negativo storico: 39,5%. Le domande di disoccupazione e mobilita’ sono salite +19,8% nei primi 7 mesi del 2013 (fonte Inps). Nell’Eurozona per il 2013 le stime confermano una disoccupazione al 12,3%, e per il 2014 al 12,4% (fonte Bce);

Entrate tributarie: a maggio -0,7 miliardi rispetto allo stesso mese di un anno fa (a 30,1 miliardi, -2,2%). Nei primi 5 mesi del 2013 il calo è dello 0,4% rispetto ai primi 5 mesi del 2012;

Evasione: Nel 2013 5mila evasori totali e 17,5 miliardi nascosti. Secondo le stime elaborate dall’Istat l’imponibile sottratto al fisco si aggira ogni anno attorno ai 275 miliardi di euro;

Export: E’ una delle poche voci positive dell’Economia italiana. A luglio 2013 si registra un surplus commerciale di 2,8 miliardi di euro nei paesi extra Ue, rispetto all’avanzo di 1,9 miliardi dello stesso mese del 2012, che porta a un saldo positivo di 10,5 miliardi nei primi 7 mesi del 2013, rispetto al disavanzo di 3,6 miliardi nel periodo gennaio-luglio 2012 (fonte: Istat); a luglio si registra un rallentamento dell’export extra Ue di -2,0% sul mese precedente;

Fabbisogno dello stato: nei primi 8 mesi del 2013 ha superato i 60 miliardi, quasi il doppio rispetto ai 33,5 dello stesso periodo 2012;

Fallimenti: nel primo semestre 2013 si sono registrate 6.500 nuove procedure fallimentari, in aumento +5,9% rispetto allo scorso anno;

Felicità: Italia depressa, il ‘fu-Belpaese’ è 45° nella classifica mondiale, stando al secondo Rapporto sulla Felicità dell’Onu;

Fiducia aziende: l’indice composito sale da 79,8 di luglio a 82,2 di agosto.

Fiducia consumatori: torna ai livelli massimi da due anni. Il clima di fiducia dei consumatori aumenta, ad agosto, a 98,3 da 97,4 del mese di luglio.

Gettito Iva: nel periodo gennaio/aprile 2013 tra le imposte indirette prosegue l’andamento negativo dell’IVA (-7,8%) per effetto della flessione registrata dalla componente relativa agli scambi interni (-4,7%) e di quella relativa alle importazioni da Paesi extra UE (-21,4%) che risentono fortemente del deterioramento del ciclo economico;

Immobiliare: nel primo trimestre 2013 l’indice dei prezzi delle abitazioni ha registrato una diminuzione dell’1,2% rispetto al trimestre precedente e del 5,7% nei confronti dello stesso periodo del 2012 (fonte: Istat);

Inflazione: i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza registrano ad agosto 2013 una variazione congiunturale nulla e crescono su base tendenziale + 1,7% (fonte: Istat);

Insolvenze bancarie: quelle in capo alle imprese italiane hanno sfiorato a maggio 2012 gli 84 miliardi di euro (precisamente 83,691 miliardi);

Manifattura: l’indice Pmi è salito a 51,3 punti ad agosto, dai 50,4 del mese precedente, segnando il livello massimo da 27 mesi a questa parte. Secondo Markit alla base dell’espansione della produzione c’è stato un incremento dei nuovi ordini, il più marcato in oltre due anni, in particolare dall’estero.

Neet: 2,2 milioni nella fascia fino agli under 30, ragazzi che non studiano, non lavorano, non imparano un mestiere, totalmente inattivi;

Prezzi produzione: l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali è aumentato a luglio dello 0,1% rispetto al mese precedente e diminuito dello 0,9% nei confronti di luglio 2012. Lo ha comunicato l’Istat.

Pil: il Prodotto interno lordo dell’Italia, ovvero la ricchezza complessiva del paese, alla fine del 2012 era di 2.013,263 miliardi di dollari (dati Ocse) o 1.565,916 miliardi di euro (fonte: relazione del governo al Parlamento – 31 marzo 2013). Nel secondo trimestre il Pil Italia è stato confermato in contrazione -0,2% dopo il -0,6% nei primi tre mesi dell’anno. Comparando il secondo trimestre del 2013 con gli stessi mesi dell’anno precedente il calo è -2,0% (fonte: Eurostat). S&P ha abbassato la sua previsione di crescita 2013 per l’Italia, a -1,9% rispetto al -1,4% previsto a marzo 2013 e al +0,5% stimato a dicembre 2011. L’ultima previsione dell’Istat per il 2013 e’ -2,1%. Il Fmi ha tagliato le stime del pil Italia 2013 a -1,8%. Anche l’Ocse prevede una contrazione di -1,8%, unico paese in recessione del G7. Nel 2012 il Pil ha subito una contrazione di -2,4%. E un crollo senza precedenti di -8,8% dall’inizio della crisi nel secondo trimestre del 2007 (fonte Eurostat);

Potere d’acquisto delle famiglie: -2,4% su base annua, -94 miliardi dall’inizio della crisi, circa 4mila euro in meno per nucleo;

- Precariato: contratti atipici per il 53% dei giovani (dato Ocse);

Produzione industriale: crollata -17,8% negli ultimi dieci anni. La produzione industriale e’ calata -1,1% a luglio 2013 e -4,3% rispetto a luglio 2012 (fonte Istat);

Reddito famiglie: nel 2013 e’ tornato ai livelli di 25 anni fa, oggi 1.032 miliardi di euro, rispetto ai 1.033 del 1988 (fonte: Confcommercio);

Ricchezza: dall’inizio della crisi nel secondo trimestre del 2007 il pil e’ crollato -8,8% (fonte: Eurostat), pari a una perdita di oltre 150 miliardi di euro. L’Italia comunque e’ il paese piu’ ricco in Europa per via del patrimonio immobiliare dei cittadini ma tra quelli a minor reddito e con il piu’ alto tasso di poverta’: la ricchezza netta pro-capite, pari a 108.700 euro, supera di poco quella dei francesi (104.100 euro) e dei tedeschi (95.500 euro) (Fonte Bce-Bankitalia);

Servizi: il fatturato delle aziende che operano nel settore servizi (80% del Pil Italia) nel secondo trimestre 2013 risulta in calo -2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; l’indice Pmi relativo alle imprese dei servizi in Italia resta sotto i 50 punti (che indica contrazione): 48,8 ad agosto (fonte: Markit);

Sofferenze bancarie: in totale sono passate dai 115,8 miliardi di agosto 2012 al nuovo record di 141,8 miliardi di agosto 2013 (+22,4%) in aumento di 25,9 miliardi (Fonte: Centro studi Unimpresa, su dati Bankitalia);

Spesa famiglie:: prosegue il calo della spesa delle famiglie italiane, nel secondo trimestre del 2013 si contrae -3,2%, e per i beni durevoli -7,1% (fonte: Istat);

Tasse: 262 scadenze per i cittadini italiani dall’Irpef, all’Iva, all’Irap, etc. Il livello eccessivo di tassazione provoca un effetto negativo, noto come curva Laffer e non e’ compatibile con la crescita;

Spesa pubblica: in 15 anni e’ salita +69% a 727 miliardi. Rispetto a una ricchezza di 1.565 miliardi di euro, lo stato spende il 48% del pil. E con gli interessi sul debito pubblico supera il 52%;

Vendite al dettaglio: in calo a giugno 2013 -3% su base annua, -0,2%. Nel trimestre aprile-giugno 2013 l’indice è calato -0,3%.

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IntroduzioneParco dei Palù

L'area dei Palù risulta molto interessante dal punto di vista storico (bonifiche benedettine) nonché biologico, grazie alla biodiversità presente in tale area che in qualche modo compensa la monocoltura della vite circostante.

Non meno importante l'interesse turistico di tale area, attualmente non valorizzata, che potrebbe attrarre cicloturisti ed altre persone sensibili agli ambienti naturali.

Tuttavia l'interesse turistico non deve danneggiare i proprietari terrieri di tale area che vedono imposti vincoli pesanti sul tipo di coltivazioni attuabili affinché siano compatibili con i vincoli ambientali imposti dalla Regione, per cui è indispensabile valorizzare tale area anche dal punto di vista agricolo attraverso coltivazioni ad alto valore aggiunto ma eco compatibili, che consentano in un prossimo futuro di stabilire realizzare il Parco dei Palù attraverso il quale valorizzare i prodotti di tale area  attraverso prodotti IGP come ad esempio il miele dei Palù, il foraggio dei Palù, eccetera.

L'area dei Palù è distinta in due zone, di cui quella centrale a maggior tutela presenta tipologie di terreni "a campo chiuso" ovvero delimitati da fosso e siepe, e quella periferica, detta "area di interconnessione", che non presenta la peculiarità del campo chiuso ma che dovrebbe essere coltivata in modo da preservare la zona centrale da fenomeni di inquinamento, in particolare da fitosanitari.

Coltivazioni attuabili nel Parco dei Palù e relative zone d'interconnessione

Il nocciolo

NoccioleIl nocciolo è una pianta autoctona, molto rustica, che ben si adatta alla zona di interconnessione e che può essere coltivata con un limitato uso di fitosanitari secondo il metodo biologico in quanto molto resistente anche ai parassiti.

Le nocciole, al pari di altri semi oleosi come le noci, hanno proprietà organolettiche molto interessanti e salutari, in quanto contengono acidi grassi omega-3.

Le aree di interconnessione, che in qualche modo dovrebbero preservare la biodiversità presente nell'area centrale dei Palù dall'inquinamento, sono molto vocate alla coltivazione biologica del nocciolo.

Il sambucoBacca di sambucoFiori di sambuco

Il sambuco è una pianta autoctona già molto presente nella zona centrale dei Palù, lungo i fossi e scoline, che produce a giugno un fiore bianco molto aromatico utilizzabile per la realizzazione di rosoli, ed in agosto delle bacche nere molto interessanti per la realizzazione di marmellate.

Materiale informativo

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La nostra idea sullo sviluppo dell'agricoltura

Il Movimento 5 Stelle locale ha una chiara idea di come l'agricoltura debba essere gestita, a differenza di altre liste che solo ora hanno inserito nel proprio programma elettorali idee simili alle nostre nonostante avessero avuto tempo 10 anni per realizzarle, durante il loro mandato elettorale.

Crediamo che il Prosecco sia il nostro miglior biglietto da visita per lo sviluppo del turismo, cosiccome avviene in Alsazia ed in altre zone in cui le strade del vino vengono percorse da milioni di turisti che visitano, soggiornano ed acquistano, dando linfa vitale all'economia locale.

Ricordiamo che il Comune vive anche con l'addizionale IRPEF, cosicché un'economia florida garantirebbe maggiori introiti che possono essere distribuiti per il miglioramento del territorio e per offrire maggiori servizi ai cittadini.

Crediamo che il boom economico delle nostre produzioni collinari siano messe a forte rischio dalla concorrenza dei vigneti in pianura, ormai produttivi e completamente meccanizzati. Possono le nostre vigne competere con i costi di produzione in pianura? Per garantire redditività in futuro, e sviluppare ulteriormente l'economia del paese, migliorando peraltro la salute dei cittadini e dell'ambiente, vogliamo che la nostra zona diventi un Biodistretto d'eccellenza, in modo che possano utilizzare prodotti fitosanitari più rispettosi dell'ambiente producendo nel contempo un prodotto maggiormente vendibile.

Produrre Prosecco biologico è possibile, e già alcune realtà nel Comune lo stanno facendo da anni con ritorni economici superiori. 

Nel caso fosse eletta la lista del Movimento 5 Stelle, sarà nostra intenzione attivare subito un confronto diretto con coltivatori e associazioni di categoria per valutare le azioni che vogliamo intraprendere, sintentizzabili in 5 punti:

1. attivazione immediata di uno sportello agricoltura che consenta di aiutare gli agricoltori ad effettuare la domanda di conversione al biologico. Poiché per le colture arboree il tempo di conversione è di 3 anni facendo riferimento al momento del raccolto, facendo domanda prima della vendemmia (e quindi entro luglio 2014) si guadagnerà 1 anno, ovvero si potrà vendere il proprio raccolto come biologico con un anno di anticipo;

2. a novembre 2014, attivazione di corsi gratuiti di formazione indirizzati ai viticoltori del Comune, tenuti da un agronomo con esperienza pluriennale nel biologico;

3. assumere un agronomo con esperienza pluriennale nel settore biologico, in modo che sia a disposizione di TUTTE le aziende agricole del Comune per consulenze anche sul campo;

4. pubblicazione nel web, in italiano inglese e tedesco, della lista delle az. agricole locali, indicando i recapiti, tipo di prodotto venduto, tipologia di coltivazione: i clienti italiani ed esteri dovranno sapere che per acquistare prodotti di eccellenza dovranno rivolgersi alle aziende agricole del nostro Comune;

5. sviluppo del turismo, con mappatura dei luoghi di interesse e attività economiche, ed intensificazione delle azioni necessarie all'ingresso nel patrimonio dell'UNESCO.

Lasciamo che siano gli altri comuni a deturpare l'ambiente usando disseccanti irrorando fitosanitari tossici e molto tossici, e attiviamoci per avere un vino di qualità superiore ed un ambiente più sano. Il turista acquista il vino direttamente dalle cantine del paese, garantendo al produttore maggiori guadagni che compensano certamente i maggiori sforzi necessari alla coltivazione biologica. In questo modo sarà l'agricoltura ad incentivare i settori alberghiero e della ristorazione, rivitalizzando inoltre l'economia dei piccoli negozi del Comune.

Per i prossimi 5 anni vogliamo che Farra diventi un Comune virtuoso ed apprezzato, producendo in accordo alla cittadinanza opere e risultati.

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Una carta d'identità europea associata ad un conto corrente presso la BCE per i pagamenti elettronici.

Proponiamo l'introduzione di un badge RFID (transponder a 13.56 MHz bidirezionale) valido come carta d'identità europea a cui sia associato un conto presso la BCE utilizzabile, per pagamenti di importo limitato (50 euro?) senza verifica di copertura, in modo da ottenere un sistema di pagamento semplice (non richiede la verifica in tempo reale della copertura sul conto) e veloce valido in tutta Europa.

Pensate a treni, autobus, taxi, e qualsiasi altro negozio: passi la carta, e il sistema addebita sul conto dell'acquirente l'importo da pagare.
Quanti ti voi non prendono l'autobus perché è una seccatura dover acquistare in anticipo il biglietto? Un sistema come il POS sarebbe inattuabile in un autobus, in quanto molto lento e costoso. Meglio un sistema che memorizza l'ID del passeggero ed a fine giornata verifica , attraverso la BCE, la copertura nel conto per l'addebito del costo di viaggio.
In modo analogo può essere associato il conto presso la BCE anche alla targa della propria auto, per l'addebito dei pedaggi (siamo gli unici al mondo ad avere il telepass, sistema costoso e inutile dal momento che basta leggere la targa dell'auto per sapere a chi addebitare il pedaggio).

Il sistema di pagamento dovrà essere messo a disposizione dalla BCE senza commissioni aggiuntive. Il vantaggio è che sarà un sistema semplice da implementare, velocissimo e universale (all'interno dell'Europa).

Per pagamenti di importi superiori, il sistema anche verificare la disponibilità nel conto, per cui risulterà più complesso (per la necessità di effettuare questa verifica in tempo reale, come fanno i POS) e lento.
Sarebbe un bel sistema per incentivare le transazioni elettroniche in barba ai sistemi attuali (commissioni dello 0.4-2% a SETEFI ed altre banche bye bye), con vantaggio economico per lo Stato che vedrà finalmente una buona emersione del nero.
Implementato questo sistema, si potrebbe introdurre l'idea di tassazione del contante al 30% come suggerito da Report!

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