Triste caduta d’immagine per il Prosecco
Farra di Soligo, 20/12/2016 - Accade, quasi sempre di sabato e domenica, di vedere le nostre colline del Prosecco invase dal fumo proveniente da fuochi accesi qua e là da viticoltori, irrispettosi della legge, che per risparmiare qualche ora di lavoro provvedono a smaltire sarmenti ed altro materiale residuo bruciandolo in loco. Eppure l’ordinanza del Sindaco di Farra sulla gestione controllata delle combustioni è fin troppo chiara: “è sempre vietata la combustione sul luogo di produzione dei residui vegetali agricoli o forestali”. Il ricorso alla deroga, nei rari casi in cui era praticabile, era possibile solo fino al 31 marzo scorso. Ciò significa che a dicembre in nessun caso è lecito accendere fuochi!
Il dato che oggi purtroppo chiunque può constatare è che ci sono ancora parecchi viticoltori che, irrispettosi dell’ordinanza vigente, ottusamente ricorrono a questa pratica primitiva, confidando di passare inosservati e di meglio sfuggire ai controlli della polizia locale nei giorni di sabato e domenica, quando il servizio di vigilanza è ridotto.
Questi miopi agricoltori forse ignorano che il fine per cui è stata fatta questa ordinanza è quello di salvaguardare la salute di tutti i cittadini, loro compresi. Questi agricoltori forse ignorano che i prodotti della combustione, soprattutto se all’aperto, innalzano drasticamente i livelli di particolato e diossine nell’aria; ignorano i danni alla salute che derivano dalla respirazione di polveri sottili, che, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, ogni anno è causa della morte prematura di 84.400 persone in Italia; ignorano infine i benefici economici e biologici che si apporterebbero al terreno con la trinciatura in loco.
Questo fine settimana le colline di Farra di Soligo han fatto concorrenza alla “terra dei fuochi”; alcune combustioni si sono protratte per giorni, rimanendo attive, incontrollate, per l’intera notte. In questi casi non c'è coscienza, non c'è rispetto, e non c'ė neppure vergogna!
Il Sindaco ha fatto la sua parte, le forze dell’ordine anche; in casi come questi occorre che intervenga la società civile, perché è in gioco non solamente il nostro bene più prezioso, la salute, ma anche il buon nome del Prosecco! Se la nostra comunità vuole davvero alzare la testa, sarebbe auspicabile un comportamento più responsabile da parte di ogni cittadino, divenendo promotore di buone pratiche, ma soprattutto attivandosi a scoraggiare e segnalare qualunque azione illecita alla quale gli capita di assistere.
Approfitto per ringraziare pubblicamente vigili e carabinieri che tanto si prodigano per sconfiggere l’ignoranza di chi sa ricorrere solo al fuoco.
Movimento 5 Stelle Farra di Soligo