Alessandro Di Battista e le persone per bene del PD
Alessandro Di Battista: "Perché non avete fatto l'accordo con Bersani?".
Anche per questa foto. Non si tratta di persone. Si tratta di sistema. C'è chi ne fa parte e chi no.
In tanti dicono di moderare certi toni. Se questo serve a crescere come movimento ci sto, ma che nessuno pensi che l'intransigenza non sia un valore.
Più che la mafia e la corruzione è stato il compromesso a rovinare questo Paese. Anche gli onesti (Bersani ha la fedina penale pulita) per arrivare a ricoprire certi incarichi hanno accettato presenze compromettenti nei loro partiti, mandamenti di politici carichi di voti, soldi (legali) da gruppi industriali o grandissimi imprenditori che poi chiedono, sistematicamente , qualcosa in cambio.
Questo è il sistema Expo, il sistema Sesto San Giovanni, il sistema Mose, il sistema TAV, il sistema TAP, il sistema San Raffaele. Questa è la Repubblica della partitocrazia, dei "punciuti" a loro insaputa.
Sono molto fiducioso. C'è una riscossa nell'aria, c'è un cambiamento in atto nonostante quel 41%. Dobbiamo soltanto insistere su questa strada. Chi semina raccoglie. A riveder le stelle!
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PD, sempre più assomigliante alla vecchia Democrazia Cristiana
Da Livorno, storica roccaforte della sinistra, è arrivato un risultato davvero clamoroso e storico: il candidato del Movimento 5 Stelle Filippo Nogarin ha vinto, superando Marco Ruggeri del centrosinistra: 53 a 47%. Nogarin, festeggiando la vittoria, ha parlato di "colpo al cuore del Partito Democratico".
Il Movimento 5 Stelle ha conquistato anche un altro importante Comune, quello di Civitavecchia, dove il candidato pentastellato Antonio Cozzolino ha vinto con il 65% dei voti al ballottaggio.
Il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi ha voluto commentare la storica vittoria dei 5 Stelle a Livorno. Di seguito riportiamo il suo messaggio su Facebook:
Andrea Scanzi: "Livorno è la città che ha visto nascere il Partito Comunista Italiano. Quasi un secolo dopo, comprensibilmente, non ce l'ha fatta a veder rinascere la Democrazia Cristiana".
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Marco Travaglio: Ma chi se ne frega del 90% delle cose di cui si parla nei giornali mentre destra centro e sinistra, ancora aggi mentre stiamo parlando, si stanno mangiando quelle spoglie rimaste del paese [ndr. TAV, MOSE, EXPO, e gli altri 60 miliardi di euro di tangenti che i nostri politici/amministratori incassano ogni anno].
Se esistesse ancora un minimo di decenza, milioni di persone perbene - elettori, giornalisti, intellettuali, eventuali politici e imprenditori - dovrebbero leggersi l'ordinanza dei giudici di Venezia sul caso Mose e poi chiedere umilmente scusa a Beppe Grillo e ai suoi ragazzi.
Anni e anni sprecati ad analizzare il suo linguaggio, a spaccare in quattro ogni sua battuta, a deplorare il suo populismo, autoritarismo, giustizialismo, a domandarsi se fosse di destra o di centro o di sinistra, a indignarsi per le sue parolacce, a scandalizzarsi per le sue espulsioni, ad argomentare sui boccoli di Casaleggio e sul colore del suo trench, a irridere le gaffes dei suoi parlamentari, a denunciare l'alleanza con l'improbabile Farage (l'abbiamo fatto anche noi, ed era giusto farlo, ma in un paese normale: dunque non in Italia). Intanto destra, sinistra e centro - quelli che parlano forbito e non hanno i boccoli - rubavano. Rubavano e rubano tutti, e insieme, sempre, regolarmente, scientificamente, indefessamente, su ogni grande e piccola opera, grande e piccolo evento, appalto, consulenza, incarico.
Con questo editoriale, Marco Travaglio ha gridato il suo sdegno per lo scandalo del Mose e ha voluto sottolineare come i media abbiano distolto l'opinione pubblica da fatti di questa gravità, concentrandosi sulle battute di Beppe Grillo e il cappellino di Casaleggio.
In diretta ad Anno Uno, il giornalista ha ribadito questi concetti concludendo con una frase importante: il Movimento 5 Stelle ha dimostrato che si può fare politica senza soldi, per questo va elogiato e questa è l'unica strada da seguire.
Video con intervista di Marco Travaglio ad Anno Uno