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Con l'ingresso del M5S in consiglio comunale, opposizione e propositività

Farra di Soligo verso il cambiamento

Le elezioni amministrative dello scorso 25 maggio ci hanno regalato l'opportunità di diventare parte attiva, in seno al Consiglio comunale, per proporre un diverso modello di sviluppo del territorio: siamo una minoranza e per questo dovremmo lottare con tenacia perché vengano approvate le nostre idee.

Le ristrettezze economiche ci impongono di valutare con estrema cautela i progetti da proporre e da approvare, ma siamo convinti che sia possibile uno sviluppo economico e sociale del paese anche attraverso progetti veramente a basso costo: startup, turismo, agricoltura, gestione dei rifiuti.

Si definiscono startup le imprese, a carattere innovativo e tecnologico, che nascono con l'obiettivo di sviluppare un'idea rendendola un prodotto vendibile; sono una tipologia di impresa in rapida crescita, negli ultimi 5 anni, soprattutto in nord Europa, grazie agli aspetti economico-giuridici che le contraddistinguono e che le rendono particolarmente interessanti anche dal punto di vista fiscale, come spiegato nel sito internet http://startup.registroimprese.it .

Ma come può un Comune favorire la nascita e lo sviluppo di queste imprese? Mettendo a disposizione degli spazi e strumenti in modo da creare una rete di aggregazione soprattutto nello strato più giovane della società locale.

Quanti di noi conoscono giovani disoccupati che ormai hanno perso la speranza di trovare un posto di lavoro, oppure che avrebbero delle idee ma non riescono a concretizzarle? Eppure per far nascere nuove imprese basterebbe che coloro che hanno idee comuni socializzino (si conoscano) e mettano assieme idee, competenze e volontà di perseguire l'obiettivo comune, magari sviluppandole in strutture messe a disposizione dal Comune cosicché venga eliminato anche lo scoglio di acquistare un immobile per far nascere la propria attività.

Nel nostro territorio provinciale sono già presenti e attivi due grandi incubatori d'impresa, La Fornace con base ad Asolo e la rinomata H-Farm di Roncade. Riteniamo che queste due realtà non solo siano da invidiare, ma soprattutto da emulare per creare socializzazione, rete di cervelli (sempre più sottostimati e poco incentivati) e di competenze, che dovrebbero avere un libero sfogo concreto all'interno della comunità locale piuttosto che rimanere vincolati alle mere nozioni che si apprendono sui banchi degli istituti scolastici.

I comuni possono, con un impegno di spesa minima, diventare dei veri incubatori di idee, e possono far nascere delle vere e proprie iniziative d'impresa, mettendo inoltre in contatto le aziende che richiedono un servizio con i professionisti e piccole aziende locali che forniscono tali competenze.

Un altro impegno low-cost che l'amministrazione comunale dovrebbe perseguire per rilanciare le realtà economiche locali, consiste nella promozione turistica, realizzabile mediante l'abbellimento dei nostri paesi con fiori, panchine, parchi giochi, creando un museo della Grande Guerra nel Quartier del Piave, mappando tutti i luoghi e le attività economiche di interesse turistico a livello provinciale, e fornendo servizi di trasporto che colleghino i nostri luoghi di interesse ad aeroporti, stazioni ferroviarie e altre città di rilevanza turistica.

Impariamo a valorizzare quanto già abbiamo, perché il turismo diventi il lubrificante di tutti i meccanismi dell'indotto economico locale. Cerchiamo di sviluppare una rete ciclopedonale intercomunale che ci colleghi anche oltre frontiera, al fine di attirare anche i turisti amanti della natura che si muovono in modo sostenibile: facciamo in modo di suscitare l'interesse per i nostri dolci pendii nei confronti delle nuove discipline sportive sempre più partecipate come il trail, il nordic walking o la Mountain Bike, e scopriremo che tutto il settore ricettivo e agro-alimentare ne trarrà un grande beneficio!

Affinché il settore turistico possa veramente svilupparsi è però necessario che la nostra prima risorsa per importanza, l'agricoltura della vite e del Prosecco, sappia cambiare direzione in favore di una migliore eco-compatibilità.

Crediamo che il Prosecco sia il nostro miglior biglietto da visita per lo sviluppo del turismo, cosiccome avviene in Alsazia ed in altre zone in cui le strade del vino vengono percorse da milioni di turisti che visitano, soggiornano ed acquistano, dando linfa vitale all'economia locale.

Pensiamo che il boom economico delle nostre produzioni siano messe a forte rischio dalla concorrenza dei vigneti in pianura, ormai produttivi e completamente meccanizzati. Per garantire redditività in futuro, e sviluppare ulteriormente l'economia della comunità locale, migliorando peraltro la salute dei cittadini e dell'ambiente, vogliamo realizzare un Biodistretto d'eccellenza d'esempio per tutte le zone vitate, per favorire l'utilizzo di prodotti fitosanitari più rispettosi dell'ambiente ma producendo nel contempo un prodotto maggiormente vendibile. Molti ancora temono la parola biologico perché forse lascia intendere ad un'agricoltura fatta con la zappetta e con la carriola, quando invece risulta una tecnica di coltivazione facilmente attuabile, se seguita da tecnici esperti, e che garantisce profitti, tant'è che le aziende agricole del nostro territorio che hanno iniziato la coltivazione biologica o biodinamica solitamente non sono mai ritornate all'agricoltura convenzionale!

Su questo tema vorremo che il nostro comune, cosiccome gli altri interessati dalla coltura della vite, intraprenda subito le misure che noi abbiamo proposto in campagna elettorale:

1. attivazione immediata di uno sportello agricoltura che consenta di aiutare gli agricoltori ad effettuare la domanda di conversione al biologico: se la domanda venisse fatta prima della vendemmia, quindi a luglio, il periodo di conversione risulterebbe un anno più corto;

2. dopo la vendemmia, attivazione di corsi gratuiti di formazione indirizzati ai viticoltori, tenuti da tecnici esperti di agricoltura biologica liberi da conflitti d'interesse e quindi non legati al commercio dei fitofarmaci;

3. mettere a disposizione un agronomo con esperienza pluriennale nel settore biologico, per consulenze anche sul campo;

4. pubblicazione nel web di tutte le attività economiche presenti nel comune, indicando le peculiarità e dando risalto alle attività agricole biologiche, al fine di consentire una visibilità anche all'estero;

5. mettere a disposizione un locale ed il personale al banco per consentire la distribuzione di prodotti agricoli e artigianali locali, consendo una riduzione della filiera produttiva e maggiori introiti per i piccoli produttori locali;

6. sostenere la candidatura del nostro territorio all'UNESCO.

In questo caso l'attivazione dello sportello agricoltura e dei corsi e consulenze gratuite avrà un corso non irrisorio; tuttavia solo attraverso una conversione dell'agricoltura al biologico riusciremo ad ottenere una maggiore salubrità dell'ambiente, con il conseguente aumento del benessere dei cittadini, aumento del turismo, miglioramento della qualità delle nostre produzioni e quindi sviluppo delle attività economiche connesse, che compenseranno ampiamente le spese di formazione sostenute dal Comune. Cantine, negozi, ristoranti e strutture ricettive ne trarranno grossi benefici!

Riguardo il settore dei rifiuti, vorremo che venisse subito realizzato un fabbricato, in prossimità della discarica, per realizzare un pre-card al fine di raccogliere tutto ciò che si vorrebbe gettare in discarica nonostante possa essere utile ad altri. Quante famiglie hanno finora buttato in discarica passeggini, abiti per bambini, elettrodomestici, libri, mobili che con il tempo sono risultati inutili? Con il pre-card questi beni potrebbero essere messi a disposizione di altre famiglie, riducendo in tal modo la quantità di rifiuti prodotta, sensibilizzando i cittadini al riuso dei beni ed infine dando una mano alle famiglie disagiate che troverebbero in tal modo materiale d'uso comune a costo zero.

Per attuare questi punti è però necessario il coinvolgimento dei cittadini: per anni abbiamo tutti delegato ai politici e amministratori il compito di decidere, in piena autonomia, circa la gestione del Paese. E' arrivato il momento che i cittadini partecipino attivamente alle scelte attuate nel territorio, appropriandosi del diritto fondamentale di esprimere le proprie opinioni. Per questo, nonostante il tentativo iniziale del Sindaco e del Segretario comunale di bloccare l'iniziativa, abbiamo da subito deciso di trasmettere in streaming il primo consiglio comunale, in modo che tutti i cittadini potessero assistere o rivedere da casa quanto è stato dibattuto e deciso durante la prima seduta. Questo è solo il primo passo delle nostre iniziative come parte organica del Consiglio del Comune di Farra di Soligo: ci batteremo per dare la possibilità ai cittadini di intervenire nei consigli comunali, per un tempo limitato prima di ogni votazione, in modo da renderli attivi, cosiccome chiederemo l'attivazione di sondaggi online per valutare le scelte che dovranno essere prese.

Cambiare si deve, perché non possiamo vivere con il rimorso di non aver portato avanti le nostre buone idee.

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