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In merito al Piano nazionale della Prevenzione 2014-2018, lamentando la mancata consultazione del Sistema Nazionale delle Agenzie Ambientali in
particolare sul macro-obiettivo "Ambiente e Salute"
Il Presidente di ISPRA e quello di AssoArpa nei giorni scorsi hanno scritto al Ministero della Salute, esprimendo "perplessità in ordine sia al metodo che al merito" riguardo al macro-obiettivo "Ambiente e Salute" del Piano nazionale della Prevenzione 2014-2018 "elaborato in assenza di qualsivoglia interazione con il costituendo Sistema delle Agenzie per l'Ambiente coordinato da ISPRA".

Per quanto riguarda il metodo, nella lettera si evidenzia il "mancato coinvolgimento delle istituzioni ambientali". Questo vanifica a priori la possibilità di integrare i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), cioè i livelli attesi di prestazioni da parte del Sistema Sanitario Nazionale riguardo alla prevenzione, con i LEPTA (Livelli
Essenziali di Prestazioni tecniche Ambientali), cioè i livelli attesi di prestazioni da  parte delle Agenzie ambientali. Senza una definizione coerente a livello nazionale diquesti obiettivi si rischia concretamente di determinare una parcellizzzazione e disomogeneità di comportamenti nei livelli locali.

Nel merito la lettera evidenzia "il contenuto assolutamente generico del piano e la cui ulteriore specifica definizione viene rimandata a successivi recepimenti a  livello regionale, senza alcun coordinamento fra le istituzioni centrali e periferiche, col rischio di accentuare ulteriormente le asimmetrie interregionali che, viceversa, occorre assolutamente attenuare".

La lettera si conclude chiedendo di sottoporre quindi il documento in questione, per la opportuna condivisione, al Ministero dell'Ambiente ed al sistema
ISPRA/ARPA/APPA.

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