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PESTICIDI NELLE ACQUE: DAI DATI ISPRA UN COCKTAIL DI SOSTANZE

 

Ispra ha pubblicato l’edizione del 2014 del Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque e il titolo del comunicato che ha diffuso dice tutto:

“Cala la vendita di pesticidi ma nelle acque rilevate 175 sostanze. Un “cocktail” di sostanze i cui effetti non sono ancora ben conosciuti”

Nel testo del comunicato (che potete trovare cliccando nel tasto che trovate in fondo)ISPRA dichiara che in base alle analisi sono appunto 175 le sostanze trovate nelle acque italiane e che ben 36 sono state trovate contemporaneamente nello stesso campione. Se è possibile conoscere gli effetti di ciascuno dei principi attivi e delle sostanze rilevate non è altrettanto prevedibile capire quali possano essere gli effetti della presenza combinata di così tante sostanze chimiche.

In cima alla lista di queste sostanze ci sono gli erbicidi e nel comunicato si legge che ” il loro utilizzo diretto sul suolo, spesso concomitante con le intense precipitazioni meteoriche di inizio primavera, ne facilita la migrazione nei corpi idrici.”

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http://www.patriziaterzoni.it/pesticidi-nelle-acque-dai-dati-ispra-un-cocktail-di-sostanze/

RIDIMENSIONAMENTO DELL'AEROPORTO DI FALCONARA: VEDIAMOCI CHIARO

 

Sul ridimensionamento dell’aeroporto la portavoce del MoVimento 5 Stelle Patrizia Terzoni ha depositato una interrogazione al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Lupi per approfondire la questione. La Terzoni sottolinea che “L’interrogazione ha lo scopo di chiarire quali siano le basi sulle quali l’Enav ha messo in atto questo progetto e sollecitare il Ministro a intervenire per ripensare tale azione solo dopo aver tenuto conto del possibile futuro sviluppo del sistema aviotrasporto regionale.”
“Vogliamo capire – dice la Terzoni – se alla base della decisione dell’Ente Nazionale di Assistenza al Volo possano nascondersi delle negligenze nella gestione della struttura”. Ricorda infatti la deputata del MoVimento 5 Stelle che “L’aeroporto marchigiano non è la prima volta che viene interessato da progetti di declassamento. Già nell’aprile del 2014 era stato lanciato lo stesso allarme. Ed è inutile ricorrere, come sta facendo il Pd regionale, ai possibili contraccolpi che potrebbe subire il progetto della Macroregione Adriatico Ionica; i cittadini marchigiani devono sapere che tale progetto in pratica esiste solo nelle parole di chi da tempo lo nomina in ogni occasione: non si sa quali fondi saranno utilizzabili, non si conoscono quali dovranno essere le caratteristiche dei progetti né chi dovrà e potrà presentarli né chi sarà a valutarli. In questo senso l’evento tenutosi a Bruxelles per il lancio della strategia della Macroregione al quale ho personalmente partecipato è stato illuminante”.
La Terzoni conclude: “L’aeroporto di Ancona è l’unico presente nel territorio regionale e meriterebbe di essere coinvolto in un ampio progetto di riammodernamento che lo renda maggiormente fruibile soprattutto per i passeggeri. La nostra regione è chiamata a voltare pagina puntando fortemente sul turismo e sull’accoglienza per cercare di attenuare almeno un po’ la profonda crisi del settore industriale che sta subendo ormai da anni. Ad oggi per esempio non esiste ancora, nemmeno nei progetti di Aerdorica e della regione, un collegamento ferroviario nonostante la linea OrteFalconara costeggi la struttura.”

 

INDESIT: 20 DIRIGENTI IN MOBILITA'...SOTTO A CHI TOCCA?

 

Queste sono le parole di Renzi dopo l'acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool. Quelle che nessuno dovrebbe dimenticare. 

"La considero un’operazione fantastica. Ho parlato personalmente io con gli americani a Palazzo Chigi. Perché non si attraggono gli investimenti e poi si grida “al lupo”, riscoprendo un’autarchica visione del mondo che pensavamo superata. Noi, se ci riusciamo, vogliamo portare aziende da tutto il mondo a Taranto, come a Termini Imerese, nel Sulcis, come nel Veneto. Il punto non è il passaporto, ma il piano industriale. Se hanno soldi e idee per creare posti di lavoro, gli imprenditori stranieri in Italia sono i benvenuti"


Io non presenterò altre interrogazioni perchè sto ancora spettando una risposta a quelle depositate ormai diversi mesi fa (16 luglio 2014) e quello che chiedevo era proprio conoscere il piano industriale della azienda americana che aveva convinto Renzi della bontà del progetto.
Aspetto sempre meno fiduciosa.

Trovate tutto qui:


http://www.patriziaterzoni.it/indesit-ricordatevi-di-renzi/

 

IL PRESIDENTE NEMICO DELL'AMBIENTE

 

La notte in cui - imponendoci la tagliola - fecero passare in Commissione Ambiente alla Camera un decreto-vergogna, come lo #SfasciaItalia che ha portato inceneritori, trivelle, cemento, spreco di soldi pubblici e acqua privata, quella notte, dopo una maratona durata più di dieci ore, nessuno di noi del Movimento 5 Stelle ha mai nemmeno lontanamente immaginato che #Napolitano potesse se non rifiutarsi di firmare la legge, almeno sollevare i giusti rilievi sulla sua costituzionalità.

Ecco cosa è stato per noi questo Presidente: un uomo che non ci ha mai dato una speranza. Mai abbiamo avuto la sensazione che potesse lavorare per il bene comune.
Non abbiamo visto un tentennamento quando ha dovuto avallare scelte scellerate per i cittadini e il territorio. Quando nelle leggi c'erano soldi agli amici per far passare progetti inutili e dispendiosi. Quando è stato esautorato il potere locale a fronte di una centralizzazione autoritaria, il Presidente non ha tentennato. Nemmeno quando nella legge che è intervenuta di fatto nel titolo V della Costituzione sono stati favoriti nuovi inceneritori, e nulla ha detto dopo la sanzione europea per le discariche abusive.

Non abbiamo sentito le sue parole di condanna quando le procure mettevano in luce truffe ai danni dello Stato e dell'Ambiente perpetrate addirittura da pezzi dello stesso ministero dell'Ambiente. O quando con il già citato #SbloccaItalia è stata riavviata la privatizzazione dell'acqua pubblica. Con buona pace del referendum.
Per tutto questo e per molto altro ancora Napolitano non è stato il nostro Presidente, non è stato il Presidente per la tutela dell'ambiente e del territorio. E quindi dei cittadini. E d'altro canto, non possiamo dimenticare che era lui ministro dell'Interno quando furono "messe nel cassetto" le dichiarazioni di Schiavone raccolte dalla Commissione Rifiuti.

Altro che "patriottismo dolce" di cui ha parlato in un'esilarante nota stampa il presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci, che pure una volta era ambientalista. 
Speriamo solo che il prossimo presidente abbia davvero a cuore le sorti del Paese. 

 

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