Introduzione
L'area dei Palù risulta molto interessante dal punto di vista storico (bonifiche benedettine) nonché biologico, grazie alla biodiversità presente in tale area che in qualche modo compensa la monocoltura della vite circostante.
Non meno importante l'interesse turistico di tale area, attualmente non valorizzata, che potrebbe attrarre cicloturisti ed altre persone sensibili agli ambienti naturali.
Tuttavia l'interesse turistico non deve danneggiare i proprietari terrieri di tale area che vedono imposti vincoli pesanti sul tipo di coltivazioni attuabili affinché siano compatibili con i vincoli ambientali imposti dalla Regione, per cui è indispensabile valorizzare tale area anche dal punto di vista agricolo attraverso coltivazioni ad alto valore aggiunto ma eco compatibili, che consentano in un prossimo futuro di stabilire realizzare il Parco dei Palù attraverso il quale valorizzare i prodotti di tale area attraverso prodotti IGP come ad esempio il miele dei Palù, il foraggio dei Palù, eccetera.
L'area dei Palù è distinta in due zone, di cui quella centrale a maggior tutela presenta tipologie di terreni "a campo chiuso" ovvero delimitati da fosso e siepe, e quella periferica, detta "area di interconnessione", che non presenta la peculiarità del campo chiuso ma che dovrebbe essere coltivata in modo da preservare la zona centrale da fenomeni di inquinamento, in particolare da fitosanitari.
Coltivazioni attuabili nel Parco dei Palù e relative zone d'interconnessione
Il nocciolo
Il nocciolo è una pianta autoctona, molto rustica, che ben si adatta alla zona di interconnessione e che può essere coltivata con un limitato uso di fitosanitari secondo il metodo biologico in quanto molto resistente anche ai parassiti.
Le nocciole, al pari di altri semi oleosi come le noci, hanno proprietà organolettiche molto interessanti e salutari, in quanto contengono acidi grassi omega-3.
Le aree di interconnessione, che in qualche modo dovrebbero preservare la biodiversità presente nell'area centrale dei Palù dall'inquinamento, sono molto vocate alla coltivazione biologica del nocciolo.
Il sambuco
Il sambuco è una pianta autoctona già molto presente nella zona centrale dei Palù, lungo i fossi e scoline, che produce a giugno un fiore bianco molto aromatico utilizzabile per la realizzazione di rosoli, ed in agosto delle bacche nere molto interessanti per la realizzazione di marmellate.