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Il Movimento 5 Stelle non si candiderà alle prossime elezioni del presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale di Treviso, previste per domenica 18 settembre 2016. Una decisione, questa, in piena coerenza con la linea programmatica del M5S, che fin dalla sua nascita, ha proposto l’abolizione delle Province, in quanto rappresentano un “poltronificio” utile a piazzare politici, parenti ed amici ammanicati, ed a nominarli in aziende partecipate e controllate.

In Parlamento ne abbiamo proposto l’abolizione con l’affidamento di maggiori competenze e risorse ai Comuni, e la proposta è stata boicottata da tutti i partiti, nessuno escluso. Le Province, dunque, non sono state affatto abolite (dalla legge Delrio); esistono ancora oggi e sono peggio di prima.

Ed i cittadini sono stati derubati anche della possibilità di poter scegliere i propri consiglieri provinciali tramite elezione diretta. A nominarli saranno invece i sindaci ed i consiglieri comunali di tutti i Comuni della Provincia, chiamati a votare fra loro stessi: casta che elegge casta. L’opposto della nostra idea di democrazia.

Si tratta, in verità, della stessa soluzione proposta per il Senato da Renzi nella legge di riforma costituzionale. Una elezione di "secondo livello", dove a nominare i nuovi senatori saranno i segretari di partito ed a votarli saranno i consiglieri regionali, pescando tra loro stessi; di nuovo la casta che vota la casta. Per questo motivo non abbiamo mai presentato e non presenteremo alcuna candidatura alle elezioni provinciali. E per questo, come per tanti altri motivi, invitiamo a votare "No" al prossimo referendum sulla riforma della Costituzione.

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